POT: il sentiero lungo il filo spinato di Ljubljana

POT: il sentiero lungo il filo spinato di Ljubljana




La Domenica delle Palme, il 6 aprile 1941, le potenze dell’Asse invasero la Jugoslavia: 5 giorni dopo, ossia il Venerdì Santo, l'11 aprile 1941, l'esercito italiano entrò a Lubiana. La Slovenia, o Dravska banovina come veniva chiamata allora venne occupata a nord (Stiria inferiore, Carinzia slovena e Alta Carniola) dalle forze tedesche, a Est dal Regno di Ungheria (Oltremura) e a Sud dal Regno d’Italia. Precisamente furono istituite le seguenti divisioni amministrative sotto occupazione italiana:

  • Città di Lubiana, che misurava 73,38 km² e comprendeva 91.612 abitanti; 
  • Distretto di Lubiana: per 977,34 km² e 68707 abitanti, con la costituzione di 28 comuni. 
  • Distretto di Novo Mesto o Nova Urbe con 1.313,47 km² e comprendente 81 389 abitanti, costituito da 31 comuni. 
  • Distretto di Longatico con 564,78 km² e comprendente 24.710 abitanti, costituito da 11 comuni 
  • Distretto di Cocevie – nella zona meridionale, con 1.064,48 km² e comprendente 40074 abitanti, con 13 comuni 
  • Distretto di Cernomegli– nella zona sud-orientale, con 551,64 km² e comprendente 29.787 abitanti, costituito da 11 comuni.

Già nel dicembre 1941, vista la crescente ribellione slovena nei confronti dell’occupatore nonché la nascita di un primo movimento di resistenza, l’Alto Commissario Emilio Grazioli e i vertici militari italiani elaborarono un nuovo piano operativo di repressione e controllo territoriale; tale programma venne denominato circolare “3C" a firma del Generale Mario Roatta. Questa circolare venne riassunta in un opuscolo di circa 200 pagine: la lotta e i metodi repressivi che qui vengono descritti sono molto simili a quelli adottati nelle ex colonie.





Con l'obiettivo di spezzare quindi sul nascere qualsiasi ribellione nel modo più rapido ed efficace possibile, gli Italiani iniziarono pure a circondare la capitale, alla fine del febbraio del 1942 con una barriera metallica per isolare letteralmente la città e creando di fatto una mega prigione a cielo aperto. Alla fine del 1942, l’enorme filo spinato era lungo 29.663 metri. La recinzione fece si che Lubiana divenisse un’immensa città-prigione. L’Esercito di Liberazione riuscì a liberare la città il 9 maggio 1945 - dopo 1.170 giorni di filo spinato e agonia. La popolazione laibacense uscì in massa nelle strade celebrando in maniera solenne il bene più prezioso per l’essere umano, ossia la libertà: vennero organizzate feste, manifestazioni e gite nei dintorni. La rimozione del filo spinato e la demolizione delle trincee e fortezze durò fino all’autunno dello stesso anno.

La prima Marcia ricreativa lungo l’ex filo spinato, in memoria della Lubiana recintata dall’occupatore, fu proposta al primo Festival sloveno per la cultura fisica nel 1957 dal Comitato distrettuale dell'Unione dei combattenti della guerra di liberazione nazionale. Alla competizione che si basava sui fondamentali valori quali resistenza e amistà, parteciparono 74 squadre di cinque membri cadauna (gli uomini fecero 35 km, le donne 8 km) provenienti da varie organizzazioni sociali, sportive, giovanili e delle forze armate. Quello stesso anno il "Sentiero lungo il filo spinato della Lubiana occupata” venne proclamato monumento storico. Si emanò una legge che stabiliva che ogni anno, il 9 maggio, si tenesse una marcia commemorativa lungo la linea dell’ex filo spinato attorno alla città. Da allora l’evento si ripete ogni anno ed è diventato una delle più sentite manifestazioni podistico-commemorative in Slovenia. La marcia ricreativa ha alternato diverse denominazioni nel corso degli anni, che in traduzione italiana suonerebbero come segue:

  • Lungo il filo spinato della Lubiana occupata (Ob žici okupirane Ljubljane)
  • Per i sentieri della Lubiana partigiana (Po poteh partizanske Ljubljane)
  • Per i sentieri della Lubiana libera (Po poteh svobodne Ljubljane)
  • Marcia “Abbraccia la nostra città” (Objemi naše mesto - Pohod)
  • Marcia del filo spinato (Pohod Žica)
  • e infine oggi Sentiero delle memorie e dell’amistà (Pot spominov in tovarištva), o ancora Sentiero del filo spinato (Pot ob žici) o semplicemente POT. Contrariamente alle regole dell’ortografia slovena la parola viene scritta maiuscola, anzi ogni lettera è scritta in stampatello maiuscolo, POT: quasi a rendere graficamente la sua valenza e preminenza tra tutti gli altri percorsi, sentieri e parchi della provincia.

Oggigiorno quindi il Sentiero lungo il filo spinato - POT è un percorso ricreativo podistico, lungo circa 34 km, che si dipana tutto attorno al centro città. Si snoda lungo il percorso dell’ex filo spinato, che ha recintato la capitale tra il 23 febbraio 1942 e il 26 maggio 1945 durante l’occupazione italiana prima e poi tedesca.

Il Sentiero del filo spinato, sull’attuale percorso, fu completato nel 1985. Dalla Liberazione della città del 1945 fino al 1962 sono state poste 102 stele commemorative ottagonali per marcare le posizioni che occupavano allora i bunker. Il progettista delle pietre commemorative è l'architetto Vlasto Kopač. Oggi la POT è una strada larga 4 m, coperta di sabbia e lunga più di 33 km. Sulle aree verdi ci sono 7.400 alberi di 49 specie di alberi piantati. E 'stato costruito dalle Brigate Giovanili di Lavoro e da un numero di volontari che ha completato oltre 350.000 ore di lavoro. Il Sentiero è stato proclamato monumento storico di natura modellata, unico in Europa, con il decreto cittadino del 1988. Seguendo le idee dell'architetto Janez Koželj, il Sentiero è dotato di segnaletica, pannelli informativi, bacheche, targhe e contrassegni metallici sul terreno, lungo le strade di accesso sono stati piantati degli obelischi stilizzati, dei piloni tricolori in pratica (rosso bianco blu).



POT è oggi il risultato di una sagace opera di armonica coniugazione tra paesaggio naturale e natura modellata: un percorso invitante, educativo, culturale, naturalistico, storico in tutte le stagioni. Un vero percorso “patrimoniale”, che vale la pena fare anche più volte durante l’anno: Vi accorgerete sempre di nuovi dettagli e particolari arricchenti. La forma più popolare di ricreazione è passeggiare, fare jogging o correre lungo l’intero percorso. Le biciclette sono pure concesse, sempre tenendo presente l’incolumità del pedone, che rimane il re assoluto di questo attraente tour intorno a Lubiana.

Durante la stagione invernale il Sentiero presso Murgle, Koseze e a Zadvor sotto lo sv. Urh diventa una pista da sci di fondo. È possibile pattinare su una pista di pattinaggio naturale sul Lago di Koseze, dove POT tocca il parco paesaggistico Tivoli, Rožnik e Šišenski hrib. In estate, il Laghetto di Koseze diventa teatro di varie gare di modellismo di piccoli natanti radiotelecomandati.

E’ possibile iniziare il percorso in qualsiasi punto d’accesso ma per un orientamento più facile è consigliabile iniziare all’incrocio presso l'edificio Gruda sulla Tržaška cesta. Lungo tutto il percorso il chilometraggio progressivo è segnato sui vari cartelli indicatori e l’onnipresente logo del POT vi accompagnerà passo dopo passo in questa indimenticabile passeggiata storico-naturalistica.



L’anello ricreativo attira ogni maggio oltre 30.000 partecipanti di tutte le età e lungo i circa 33 Km sono stati posti 8 punti di controllo, laddove ogni partecipante può collezionare un timbro con la dicitura della località raggiunta. La lunghezza del percorso, l’ora di inizio e di fine è devolta alla scelta individuale: sarete Voi i protagonisti di POT, ognuno con le sue forze percorrerà un tracciato più o meno lungo! Potrete partire da qualsiasi punto di controllo vi aggarbi e nell’orario che deciderete voi. Per coloro che svolgeranno totalmente il tracciato al traguardo spetterà una medaglia!

I timbri vengono collezionati su un apposito cartoncino, un tempo disponibile al TIMING Ljubljana prima della marcia una società ricreativo-sportiva con sede nella via Stanič 41, ma oggi direttamente disponibile lungo il percorso.



Chi svolgesse il percorso non nella giornata della Marcia ricreativa di maggio può ugualmente collezionare i timbri in qualsiasi stagione dell’anno, grazie alle apposite “obliteratrici stazionarie”. Ricordatevi di portare con voi il cuscinetto inchiostrato per poter timbrare agevolmente e in maniera indelebile il Vostro percorso!



Durante la prossima edizione della POT 2019 i timbri saranno disponibili ai seguenti 8 punti di controllo:

KT-1: Vič - sotto il ponte ferroviario, Sentiero della Croce rossa
KT-2: Šiška - presso lo Stagno di Koseski
KT-3: Bežigrad - presso AMZ Slovenije, Dunajska 128a
KT-4: Jarše - fermata dei pullmann LPP, Šmartinska cesta
KT-5: Polje - Negozio Mercator, Zaloška 168
KT-6: Fužine -  presso il Ponte di Fusine
KT-7: Rudnik - incrocio tra la Dolenjska cesta e la Peruzzijeva
KT-8: Livada - Hladnikova cesta.

Non ci resta che metterci in cammino, buona marcia ricreativa e commemorativa a tutti!


Sandi Radmilovich

Commenti

Posta un commento