Come cavalli che dormono in piedi


Con cortese irruenza, Jaus ("governatore" dei cimiteri militari austroungarici d'Europa) mi sbatte in faccia la gravità della mia rimozione. E' come se dicesse: come possiamo aiutarvi se non sapete nemmeno chi vi manca, se avete perduto persino i nomi dei Caduti, i nomi che sono l'ultimo, l'estremo presidio della memoria, quello dopo il quale c'è solo il nulla? Aveste almeno il numero, ma avete perso anche il conto di quelli rimasti lassù... Mio Dio, come fa una città come la sua, che ha avuto una storia europea, a dimenticare così il suo passato? Che futuro può avere una terra che dimentica se stessa? Come fate a non sapere chi siete?

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