Il 16 febbraio 1937 moriva a Gorizia/Gorica/Gurize/Görz Lojze Bratuž (italianizzato Luigi
Bertossi), in seguito ad un brutale pestaggio dello squadrismo fascista
ed all'ingerimento forzato di olio di ricino mescolato con olio di
motore. Era reo di essersi sottratto al processo di italianizzazione
forzata delle nostre terre e di aver diretto cori che cantavano nella propria lingua materna (sloveno) nelle chiese del Litorale.
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