Una luce per la pace/Luč za mir. (24.10.2019)


Oggi Prosek/Prosecco e di riflesso anche Triest(e)/Trst/Trieszt dovrebbero essere gemellate con Reșița (ted. Reschitz(a), srb. Rešica, ungh. Resicabánya, hr. Ričica, cz. Rešice). Due città volute ed evolute dalla stessa Madre: Maria Theresia. 
 
Due realtà peraltro da gemellare non solo oggi ma sempre: città  plurilingui, di frontiera, etnomixed, estirpate dal Mutterland 100 anni orsono. E oggi più che mai rilucenti: di candeline mortuarie e splendori passati. Due città morte, uccise, disidentificate. A Reschitza, fino a qualche anno fa i pochi tedeschi e austriaci ancora rimasti [abitanti complessivi 73.282 (censimento 2011), di cui 1255 tedescofoni (nel 1941 erano 10 volte tanto, esattamente 12.815, ma senza andare troppo lontano al censimento postcomunista del 1992 erano ancora 5.042, dato che bene rispecchia l’effetto riassorbente della cosiddetta Familienzusammenführung) 1553 magiari, il resto romeni e altre etnie] usavano un bel detto metaforico dialettale quando uno moriva “ist ea am Peag ganga” (trad. "è andato al monte"), in quanto il cimitero si trova lungo un pendio e sul monte a ridosso della città.
 E per le festività dei Morti viene, spero ancora oggi, illuminato con una miriade di candeline, offrendo un impatto ottico suggestivo notevole.
Ecco, oggi il pendio che va alla dolina sepolcrale austro-ungarica di Prosek/Prosecco e viene illuminato da alcune persone sensibili con 250 candele, mi ha ricordato questa immagine del pendio di Reschitza e il suo valore metaforico. Chissà se allo stesso tempo anche lì, a 800 km da Prosek, qualcuno in questo momento sta accendendo lumini. E chissà se il detto austrobavarese è ancora sulla bocca di qualcuno.
Samma alle irgendwann am Peag ganga.
Prima o dopo andremo tutti su quel pendio.
Sandi Radmilovich
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Prižgimo luč za mir!
V preteklih letih je pobuda Fundacije Poti miru v Posočju, da prižgemo sveče v spomin in poklon vsem žrtvam prve svetovne vojne, ob istem času, na dan 24. oktobra ob 11.00 uri, vendar na različnih krajih, doživela velik odziv in odobravanje.
 Zato Fundacija s to akcijo nadaljuje in tudi letos vabi šole, vrtce, muzeje, društva, občine, druge organizacije in posameznike, da na različnih krajih na območju nekdanje soške fronte vzdolž Poti miru od Alp do Jadrana 24. oktobra ob 11.00 uri prižgejo luč za mir.
L’ iniziativa di accendere una luce per tutte le vittime della Prima guerra mondiale il 24 ottobre alle 11.00, che è stata lanciata dalla Fondazione del Sentiero della Pace nell'Alto Isonzo negli anni scorsi, ha avuto notevole successo. Con questo semplice gesto si vogliono ricordare tutti i soldati caduti, feriti, avvelenati, mutilati, e anche tutte le mogli abbandonate, le vedove, bambini usurpati della loro infanzia, gli orfani, le famiglie separate, i profughi, e tutte le altre vittime della guerra.
Un piccolo gesto con il quale possiamo ringraziare per la pace di cui godiamo oggi.
Ognuno è invitato a partecipare all'iniziativa e accendere una piccola luce per la pace nel cimitero militare o civile, cappelletta, monumento, oppure negli altri posti di proprio interesse.
Alla commemorazione del 24 ottobre 2019 hanno partecipato: abitanti del Carso/Kras e di Trieste/Trst/Triest, il KD Grad di Bani/Banne, lo Slovensko Planinsko Društvo Trst, il Club Touristi Triestini; hanno dato la propria adesione il Circolo della Stampa di Trieste/Trst/Triest, la Società triestina di cultura Maria Theresia, l'Associazione culturale Zenobi, Il Gruppo costumi tradizionali bisiachi.

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