7.7.2021. Trieste segreta: viaggio nelle profondità della nostra città.

 


Serate mitteleuropee/ Srednjevropski večeri 2021

L’Agriturismo/Kmetija Milič e il Club Touristi Triestini hanno il piacere di presentare la prima edizione delle “Serate mitteleuropee/Srednjevropski večeri” che si terranno ogni mercoledì estivo nella corte dell’Agriturismo/Kmetija Milič, a Sagrado/Zagradec 2 (Sgonico/Zgonik).

Le serate cominceranno attorno alle ore 20.

Mercoledì 7 luglio  Paolo Guglia, speleologo della Società Adriatica di Speleologia, ci porterà alla scoperta di una Trieste a noi sconosciuta: con la sua esperienza ci porterà nel sottosuolo della nostra amata città.

Si richiama all’assoluto rispetto delle disposizioni anti covid-19.

Per prenotazioni: +39 040 229289 o +39 342 1202845, posti limitati.

 Trieste presenta un mondo misterioso e nascosto nelle sue profondità, formato da gallerie, acquedotti, pozzi e rifugi. In molti casi si tratta di opere dimenticate e pressoché sconosciute, che devono essere riscoperte e documentate. La presentazione intende svelare qualche piccolo segreto riguardante le cavità artificiali della nostra città, ripercorrendo quasi quarant’anni di ricerche svolte dalla Sezione di Speleologia Urbana della Società Adriatica di Speleologia.

L’evoluzione di un centro abitato presenta, sempre e dovunque, delle particolarità comuni: si edificano edifici, si costruiscono strade e terrapieni ma, inevitabilmente, si scava e si realizzano anche opere sotterranee di servizio. Un grande numero di queste opere è legato all’acqua perché avvicinare, conservare e allontanare quando in eccedenza il prezioso liquido (acquedotti, pozzi, cisterne) è una primaria necessità legata alla sopravvivenza stessa di ogni città. Si sono poi costruite cavità di uso civile, come gallerie di comunicazione, ma anche stalle, magazzini, depositi sotterranei, ecc. Vi è infine la ricca categoria delle cavità militari, come rifugi, postazioni, polveriere e manufatti vari utili alla difesa in caso di attacco nemico.

L’applicazione di questi meccanismi costruttivi, che hanno visto il sottosuolo come ambito ideale per la realizzazione di ambienti protetti e nascosti, è stata considerata valida dai nostri avi, ma risulta attuale ancora oggi. Interviene però un elemento particolare: mentre tutto quello che viene costruito in superficie è visibile e facilmente identificabile, quello che viene realizzato nel sottosuolo risulta spesso dimenticato e celato, senza contare i casi in cui fin dall’inizio certi passaggi sono stati costruiti segretamente e senza alcuna pubblicità. Per questo motivo, molto spesso le cavità artificiali urbane si perdono nell’oblio del tempo e oggi risulta necessario procedere ad una loro vera e proprio riscoperta.

Recentemente, dall’inizio degli anni ottanta del secolo scorso, gli speleologi hanno così iniziato a indagare anche su questo ampio e interessante mondo sotterraneo. A Trieste, la Società Adriatica di Speleologia, attraverso la sua Sezione di Speleologia Urbana, opera oramai da quarant’anni nello studio e catalogazione delle cavità artificiali cittadine, documentando al meglio ogni opera individuata e cercando di evidenziare, attraverso un’opportuna divulgazione, l’importanza di questo ricco patrimonio culturale - spesso sottovalutato - che giace sotto i nostri piedi.


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