28.5.1872: nasce Valentino Pittoni

 

Nel 150° anniversario della nascita di Valentino Pittoni, il Club Touristi Triestini ha voluto ricordarlo con l’emissione di un francobollo commemorativo personalizzato delle Poste Austriache.

Grafica di Luca Wieser.

 

Valentino Pittoni nasce a Cormons, nella Contea principesca di Gorizia e Gradisca il 28 maggio 1872.

Si trasferisce molto giovane a Trieste/Trst/Triest dove frequenta l’Accademia di Commercio ed inizia l’attività politica nella “Società operaia triestina”.

Verso la fine del 1800 conosce Viktor Adler, fondatore della socialdemocrazia austriaca, che determina la sua iscrizione nel Partito socialista.

Nel 1902 Pittoni diventa Segretario del Partito socialista triestino. Promuove la costituzione di un articolato sistema di organizzazioni del proletariato triestino, sostiene la fondazione delle Cooperative Operaie, acquista una tipografia per il giornale socialista “Il Lavoratore”.

Pittoni si distingue per la lotta ai nazionalismi ed all’irredentismo nel Litorale Austriaco, nella convinzione dell’indispensabilità del legame economico e sociale tra Trieste/Trst/Triest e il resto della Monarchia danubiana.

Si impegna nella campagna a favore del suffragio universale e viene eletto al Parlamento di Vienna nel 1907, nel 1911 e nel 1913.

Di forti convinzioni pacifiste, si oppone all’idea della guerra. Viene richiamato nell’esercito e nel 1916 riprende l’attività politica rientrando nel Parlamento austriaco alla sua riapertura, alla metà del 1917, propugnando – verso la fine della guerra - l’idea della costituzione di uno Stato indipendente del Litorale Austriaco, che garantisca alla città la possibilità di perpetuare gli indispensabili rapporti con la Patria mitteleuropea.

L’occupazione italiana di Trieste/Trst/Triest e di tutto il Litorale Austriaco, seguita a breve dalle violenze fasciste e dall’instaurazione di quel regime totalitario, segnò il destino della città.

Pittoni rifugiò a Vienna nel 1924, dove divenne direttore amministrativo dell”Arbeiter Zeitung”. Morì l’11 aprile 1933.

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